Il vecchio Santiago è un pescatore in crisi. Manolin, il suo giovane aiutante, crede ancora nelle sue capacità. Un rapporto di cura e affetto lega il vecchio e il ragazzo ma a causa della sfortuna che affligge il pescatore, Manolin sarà ben presto costretto ad allontanarsi dal suo vecchio amico. L'attività di pesca rimane infruttuosa per oltre 40 giorni, spesi sulle correnti del Golfo. Riflessioni sulla vita e conversazioni quotidiane, silenzi e immagini sconfinate di mare, natura, tramonti e pescecani si dipingono con iperrealismo tra le pagine di questo romanzo breve, vincitore del premio Pulitzer nel 1953. La calma piatta è rotta dell'incontro e dalla battaglia furiosa contro un marlin, un pesce di oltre 5 metri: la crudezza del corpo a corpo, descritto con il realismo tipico di Hemingway, rivela molto più di una semplice battuta di caccia. La lotta tra uomo e natura scopre per intero lo spettro delle emozioni umane, elevandosi a paragone dell'esistenza stessa: vittoria, fallimento, perdita e sopravvivenza, vita e morte assumono il significato più intenso e radicale... ma il destino si sa, è beffardo...